
E ancora: vi siete mai chiesti perché la rana fa mille uova e poi se ne frega, mentre l’uomo fa un figlio solo e poi lo vizia fino a 30 anni? Alla fine 999 girini muoiono e gliene rimane uno, come a noi. Termodinamicamente il risultato è lo stesso, alla fine utilizzano la stessa energia, la rana tutta all’inizio, noi spalmata in 30 anni.
Non si tratta di un insieme di tediose formule che marciscono nei libri, ma di un principio universale applicabile a tutti gli aspetti della realtà e della vita.
Potremmo, ad esempio, presentarci in banca e dire: “Vorrei accendere termodinamicamente un mutuo, ma cineticamente non so come pagarlo...”
Oppure sentirsi dire da una donna: “Cineticamente ti amerei pure ma termodinamicamente resto con lui…”
Il problema è che scoprire la portata di tutto ciò è pericoloso, infatti chi si accorge della cosa è a forte rischio infelicità.
Come un certo signore che a Recanati nell’800 si accorse che la vita termodinamicamente non aveva alcun senso, e la sola cosa che ci restava da fare era naufragare dolcemente, e cineticamente, in questo mare.