
Quanti cittadini svizzeri ci sono a Roma in questo momento? Diciamo 10.000 per dire un numero qualsiasi. Mettiamo per assurdo che questa comunità improvvisamente entri in totale clandestinità, esca dai propri alberghi, dalle proprie case in affitto e costruisca una cittadella di baracche di lamiera e cartone e inizi a vivere nel degrado e nella sporcizia. Immaginiamo che ritiri tutti i propri bambini dalle scuole e li addestri all’accattonaggio e al furto, nel completo rifiuto del lavoro, della vita sociale, dei diritti dell'infanzia e della legge. Diventerebbe senza dubbio un problema, in quanto se si vuole vivere all’interno di un società straniera bisogna giocoforza accettarne le regole e rispettarne le leggi.
Parleremmo di razzismo? O esisterebbe semplicemente il problema? Prendiamo il caso dei Rom: per quanto mi riguarda non è l’essere Rom il problema, se fossero svizzeri o norvegesi per me sarebbe la stessa cosa. Si tratta semplicemente di un problema da risolvere.
Ma istantaneamente tutti i giornali, le radio, le televisioni, Strasburgo, spagnoli, opposizione, benpensanti di governo, Vaticano parlano massicciamente e sistematicamente di razzismo, xenofobia, paura del diverso, ignoranza, intolleranza, fascismo, nazismo.
Io personalmente non mi ci riconosco, ma penso comunque che il problema esista e sia anche di una certa gravità.
C’è semplicemente un apparato sovrastrutturale che sposta automaticamente la questione ogni qualvolta venga posta. È un gioco di prestigio in base al quale il problema miracolosamente sparisce e il tutto si sposta su un piano puramente ideologico.
C’è semplicemente un apparato sovrastrutturale che sposta automaticamente la questione ogni qualvolta venga posta. È un gioco di prestigio in base al quale il problema miracolosamente sparisce e il tutto si sposta su un piano puramente ideologico.
Con il risultato che in tal modo il problema non si risolve affatto in quanto in realtà è di natura molto più pratica.
E c’è anche il paradosso: le statistiche del Viminale dicono che il 39% dei reati sono commessi da stranieri, tutti lo sanno e vogliono sicurezza, ma allo stesso tempo cercano una scappatoia per non dirlo, per aggirare la cosa, per non essere bollati inesorabilmente come razzisti. È diabolico.
Come gli isreaeliani, che quando vengono messi in difficoltà tirano fuori l'Olocausto. E ci sono mille altri esempi, basta capire il meccanismo e si è liberi per sempre dal giogo.
Cito ad esempio il referendum sul nucleare degli anni '80. Il problema andava posto: “Volete la bolletta raddoppiata, la luce solo 12 ore al giorno o il nucleare?”. Invece tutto fu traslato su un piano semplicisticamente emotivo, senza essere affrontato in maniera lucida e concreta. Alla fine sembrava quasi che un manipolo di scienziati pazzi volesse attentare al pianeta per il semplice gusto di farlo.
Di seguito riporto altri esempi dove scatta inesorabile la trappola: a sinistra dell’= il fatto, spesso inequivocabile, o l’opinione espressa; a destra il “marchio spostaproblema” .
Chiunque fosse riuscito a liberarsi può aggiungerne altri .
Gli immigrati compiono spesso reati = razzismo
E c’è anche il paradosso: le statistiche del Viminale dicono che il 39% dei reati sono commessi da stranieri, tutti lo sanno e vogliono sicurezza, ma allo stesso tempo cercano una scappatoia per non dirlo, per aggirare la cosa, per non essere bollati inesorabilmente come razzisti. È diabolico.
Come gli isreaeliani, che quando vengono messi in difficoltà tirano fuori l'Olocausto. E ci sono mille altri esempi, basta capire il meccanismo e si è liberi per sempre dal giogo.
Cito ad esempio il referendum sul nucleare degli anni '80. Il problema andava posto: “Volete la bolletta raddoppiata, la luce solo 12 ore al giorno o il nucleare?”. Invece tutto fu traslato su un piano semplicisticamente emotivo, senza essere affrontato in maniera lucida e concreta. Alla fine sembrava quasi che un manipolo di scienziati pazzi volesse attentare al pianeta per il semplice gusto di farlo.
Di seguito riporto altri esempi dove scatta inesorabile la trappola: a sinistra dell’= il fatto, spesso inequivocabile, o l’opinione espressa; a destra il “marchio spostaproblema” .
Chiunque fosse riuscito a liberarsi può aggiungerne altri .
Gli immigrati compiono spesso reati = razzismo
Gli israeliani stanno ricostruendo il muro di Berlino = antisemitismo
Un bambino deve crescere con il padre e con la madre = omofobia
La storia del dopoguerra è stata scritta dai vincitori = fascismo
In Italia l'aborto è stato deciso da un referendum popolare = non rispetto della vita umana
La guerra in Iraq non ha alcun senso= comunismo
Hiroshima e Nagasaki sono tra i più grandi crimini della storia = nazismo
Il referendum sul nucleare ha aggravato il problema energetico = non rispetto dell’ambiente
Hiroshima e Nagasaki sono tra i più grandi crimini della storia = nazismo
Il referendum sul nucleare ha aggravato il problema energetico = non rispetto dell’ambiente
Senza la sperimentazione animale l'85% dei farmaci non esisterebbe = vivisezionismo
I Led Zeppelin sono meglio dei Tokio Hotel = nostalgia
I Led Zeppelin sono meglio dei Tokio Hotel = nostalgia
1 commento:
Concordo con te sul fatto che ognivolta che viene posto un problema l'attenzione viene sistematicamente sviata sull'altro lato della medaglia, che molto spesso serve soltanto a buttarla in caciara evitando così soluzione e progresso. Per quanto riguarda la questione dei Rom, però, non sono d'accordo. Secondo me il problema (e non perché per me siano un problema ma semplicemente perché quella che si sta diffondendo è una vera e propria fobia) riguarda i Rom eccome. Altrimenti non faremmo lo stesso errore -il poco controllo sulla mediazione culturale dei nuovi immigrati- con i cittadini che legalmente o illegalmente raggiungono l'Italia. Quindi forse non è poi così sbagliato chiamare le cose con il proprio nome, quando ce l'hanno e qui, a mio avviso, qualche traccia di razzismo ce la vedo chiaramente.
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