Ci sono frasi che sentiamo da una vita, come dei dogmi immortali, tipo “…certe emozioni e certi momenti vanno vissuti, non si possono descrivere.”. Ma tutte le leggi universali hanno la loro eccezione infinitesimale che le rende regole, quindi qualcuno è riuscito a farlo. Catturare un’emozione e riuscire magicamente a conservarla e trasmetterla così com’è: immacolata, potente e inestimabile.
A quel punto non è più l’emozione di un altro, è diventata la nostra, siamo noi a viverla davvero ed è parte del nostro vissuto, ci è stata soltanto “regalata” da un altro.
Immaginate quindi di viaggiare da soli su un autostrada, di fermarvi a un Autogrill qualsiasi e di sedervi al banco, il resto non si può descrivere, ma solo provare...
4 commenti:
Erano secoli che non la sentivo ed è proprio come dici tu. Ma a me capita anche con altre canzoni, come ad esempio "Compagno di scuola". Prova. ;-). Ale
Non è la stessa cosa.
Venditti e Guccini non sono paragonabili. Partendo dal semplice fatto che uno ancora scrive versi e strofe leggendarie, che soffiano dall'appennino tosco-emiliano e spazzano via ipocrisie e sovrastrutture mentali, mentre l'altro è diventato un grattacheccaro.
Si ma prima della fase grattachecca ha regalato cose come "Sora Rosa" e "Compagno di scuola", ma quelle sono comunque canzoni emozionanti e basta. Questa cattura proprio un momento.
Lo sai che la conoscevo la canzone ma non avevo mai approfondito la delicatezza e la profondità della cosa. Grazie per la canzone e per l'emozione.
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